Si può fare formazione sorseggiando un caffè?
Giovedì 22 febbraio 2018 si è tenuto il primo Caffè Digitale del nostro Istituto Comprensivo. A partecipare numerose colleghe che nel corso della serata hanno affrontato diverse tematiche proposte dall’Animatore Digitale, dai componenti del Team e dal Dirigente scolastico.
In un ambiente molto informale, dove tutti sedevano in cerchio, la serata è iniziata con l’intervento dell’AD che ha illustrato il Piano digitale dell’istituto, soffermandosi sui punti salienti fra i 30 che lo compongono. Si è quindi aperto il dibattito sul registro elettronico e sulle sue potenzialità, della capacità che dovrebbe avere ogni docente di interagire con esso per migliorare il rapporto con le famiglie e con la segreteria. La discussione si è poi spostata sui progetti che il nostro istituto sta portando avanti, con uno sguardo particolare all’allestimento dell’Atelier Creativo che ha incuriosito i presenti. Tante le domande su come sarà organizzato e su quali procedure potranno essere adottate per poterne fruire tutti. L’AD ha chiuso il suo intervento parlando del piano di formazione 2018 che prevede 4 corsi. Uno sulla Flipped Classroom, uno sulla tecnologia quale supporto alla didattica con i BES, i DSA e l’handicap, uno sulle competenze informatiche di base e infine, l’ultimo, che tratterà di social media, dell’uso della rete e di cyberbullismo.
L’attenzione a questo punto si è spostata sui progetti europei. Il Dirigente scolastico ha raccontato della sua esperienza pluriennale con i progetti Comenius, analizzandoli sia dal punto di vista organizzativo, sia dal punto di vista della ricaduta in termini di crescita educativa e didattica. Francesca Lazzari ha invece spostato l’attenzione su eTwinning, raccontando la sua formazione e la sua esperienza didattica portata avanti l’anno scorso. Anche in questo caso molti gli interventi, le domande e le proposte a dimostrazione di una gran voglia di sperimentarsi con progetti che vanno oltre il proprio territorio. Per chi volesse approfondire: eTwinning.
La serata a questo punto è proceduta con un caffè (reale) e la degustazione dei biscotti (reali), occasione per approfondire i legami sociali, alcuni aspetti delle chiacchiere precedenti o, perché no, per farci qualche risata in allegria.
Rioccupate le nostre sedie, ma sgranocchiando ancora qualche biscotto e sorseggiando gli ultimi caffè, Crstiano Cuzzeri ci ha parlato della forza dirompente del Coding, di come sia possibile introdurlo nelle classi di ogni ordine e grado e di come siano interessati gli studenti che lo provano. Il Coding oggigiorno è uno strumento che ha preso piede in moltissime scuole e Cristiano è riuscito a spiegare in modo molto esauriente gli aspetti positivi che si riflettono in maniera determinante sulle capacità logiche e sulla risoluzioni di problemi. Una piccola parentesi è stata dedicata ai videogiochi che genera sempre la solita domanda: sono utili e possono avere una ricaduta didattica oppure no? Diversi i punti di vista ma tutti concordi nel dire che la cosa essenziale è la scelta del videogioco che deve avere caratteristiche ben precise, quali l’assenza di violenza gratuita, una netta distinzione tra ciò che è bene da ciò che è male, ecc.
Per chi volesse approfondire: www.code.org – programmailfuturo
Dal Coding alle stampanti 3D il passo è breve, con Marcello Pistis che ha introdotto l’affascinante mondo della grafica e della stampa 3D. Strumenti anche questi che in una didattica strutturata possono contribuire a creare ambienti di apprendimento stimolanti ed efficaci.
La serata si è conclusa con grande soddisfazione dei presenti e con l’impegno a riproporla periodicamente. Sicuramente un modo nuovo, diverso, informale di discutere di innovazione didattica, di strategie educative e dei problemi che quotidianamente siamo chiamati ad affrontare, il tutto impreziosito dall’esperienza diretta di ogni partecipante che ha portato la sua storia e il suo punto di vista. Un laboratorio dinamico di idee e proposte che sicuramente non possono che contribuire a migliorae ognuno di noi.
In conclusione possiamo affermare con certezza che, si, si può fare formazione anche sorseggiando un caffè.
Esperienza da ripetere? Si, perchè no? Gli incontri informali sono talvolta assai interessanti e produttivi!
"Mi piace"Piace a 1 persona